La crisi ambientale e la salute umana

Francesco Forastiere, epidemiologo, CNR

 

Le persistenti minacce alla salute del nostro pianeta richiedono rimedi urgenti e ormai non più procrastinabili. Anche perché il cambiamento climatico, l’inquinamento ambientale, la perdita di biodiversità e l’uso non sostenibile delle risorse naturali pongono a serio rischio la salute umana, animale ed ecosistemica e possono favorire malattie infettive e non trasmissibili, resistenza antimicrobica e scarsità d’acqua e quindi aumentare anche il rischio di nuove pandemie ed eventi migratori e bellici. 

Le indicazioni sono stringenti: la nostra società deve accelerare rapidamente la transizione verso la produzione e l’uso di energia sostenibile, ancora di più nell’attuale periodo di guerra, con una crisi internazionale dell’approvvigionamento energetico. Molti scienziati temono che le attuali azioni politiche siano insufficienti per evitare che la temperatura globale aumenti di oltre 1,5 o 2 gradi, quando le conseguenze sarebbero imprevedibili e in parte irreversibili. La scienza ha già fornito prove evidenti dell’urgente necessità di un cambiamento radicale perché la catastrofe mondiale è una minaccia possibile, non pura ipotesi (1).

Le ricerche alla base delle linee guida aggiornate sulla qualità dell’aria dell’OMS a livello mondiale (2) e del Sesto rapporto di valutazione dell’IPCC (AR6)(3,4) sono schiaccianti. Oltre due decenni di indagini scientifiche hanno dimostrato che l’esposizione agli inquinanti atmosferici ha un enorme impatto sulla salute della popolazione, non solo sulle malattie respiratorie e cardiovascolari, ma anche sulla salute riproduttiva e su patologie croniche come demenza e diabete. Nel 2019 l’inquinamento atmosferico è stato il quarto fattore di rischio per morte precoce a livello mondiale, superato solo dall’ipertensione arteriosa, dall’uso di tabacco e da un’alimentazione scorretta (5).  Allo stesso modo, le temperature non ottimali, uno dei tanti cambiamenti indotti dal riscaldamento climatico, sono associate a un notevole carico di mortalità in tutto il mondo (6). I cambiamenti climatici e gli eventi correlati sono anche una minaccia sempre più grave per la salute mentale e quindi per le capacità di far fronte ai cambiamenti del nostro mondo (7).

L’attuale crisi energetica è, paradossalmente, una grande opportunità. Ci sono azioni immediate che aiutano a rispondere alla crisi energetica ma, allo stesso tempo, sono utili per affrontare le sfide del clima e dell’inquinamento atmosferico. 

La riduzione radicale dell’uso di combustibili fossili nei sistemi energetici dovrebbe essere accelerata, dando la massima priorità a una rete connessa di produzione di energia rinnovabile (decentralizzata) da tecnologie sostenibili di comprovata efficienza (solare, eolica, geotermica, idroelettrica). Gli effetti positivi immediati sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico, e quindi sulla salute, contrasteranno i 4,14 milioni di morti premature annue, attribuibili all’inquinamento dell’aria ambiente in tutto il mondo (5). L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) ha già formulato proposte per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili (https://www.iea.org/reports/a-10-point-plan-to-reduce-the-european-unions-reliance-on-russian-natural-gas). Come indica il rapporto IPCC, la transizione verso un’energia a basse emissioni di carbonio offre opportunità economiche immediate per gli investitori (profitto) e per le imprese (riduzione dei costi). 

La riduzione del fabbisogno energetico è obbligatoria. Anche in questo caso, l’AIE ha pubblicato delle raccomandazioni per le economie avanzate per ridurre la domanda di petrolio di 2,7 milioni di barili al giorno entro pochi mesi (https://www.iea.org/reports/a-10-point-plan-to-cut-oil-use). Le raccomandazioni per il settore della mobilità, semplici e di facile comprensione, prevedono una drastica riduzione dei limiti di velocità, dei trasporti in generale, aumentando il lavoro da casa e gli spostamenti in aereo. 

Una transizione energetica sostenibile e di successo verso le emissioni zero necessita di prerequisiti sistemici, con normative (limiti all’inquinamento atmosferico, regolamenti edilizi rigorosi, limitazione del numero e del peso dei veicoli in circolazione, passaggio radicale dai sussidi ai combustibili fossili alle fonti rinnovabili, ecc). Questa prospettiva a lungo termine riguarda praticamente tutti i settori: industria, trasporti, edifici, sistemi urbani, agricoltura, silvicoltura e altri usi del suolo e sistemi energetici. Le rispettive opzioni di mitigazione comprendono il cambiamento dei modelli di consumo/produzione e i cambiamenti tecnologici. Esempi dei primi sono il passaggio al trasporto attivo nelle città, il risparmio energetico nel settore edilizio e l’economia circolare, ovvero il recupero e il riciclo più efficiente di minerali e altre risorse utilizzate in tutti i settori. E’ chiamata in causa la politica per scelte radicali e i cittadini tutti con scelte individuali sostenibili, una ”ecoroutine” quotidiana.

E’ un futuro possibile che ci salverebbe dalla catastrofe. 

Bibliografia 

1. Kemp L, Xu C, Depledge J, Ebi KL, Gibbins G, Kohler TA, Rockström J, Scheffer M, Schellnhuber HJ, Steffen W, Lenton TM. Climate Endgame: Exploring catastrophic climate change scenarios. Proc Natl Acad Sci U S A. 2022 Aug 23;119(34):e2108146119. doi: 10.1073/pnas.2108146119. Epub 2022 Aug 1. PMID: 35914185. 1. 

2. WHO. WHO global air quality guidelines: particulate matter (‎PM2.5 and PM10)‎, ozone, nitrogen dioxide, sulfur dioxide and carbon monoxide.

3. IPCC. Climate Change 2022: Impacts, Adaptation, and Vulnerability. Contribution of Working Group II to the Sixth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change. Cambridge (2022). https://www.ipcc.ch/report/sixth-assessment-report-working-group-ii/

4. IPCC. Climate Change 2022: Mitigation of Climate Change. Contribution of Working Group III to the Sixth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change. (2022). doi: 10.1017/9781009157926

5. Health Effects Institute. State of Global Air 2020. Special Report. Boston, MA (2020).

6. Zhao Q, Guo Y, Ye T, Gasparrini A, Tong S, Overcenco A, Urban A, Schneider A, Entezari A, Vicedo-Cabrera AM, et al. Global, regional, and national burden of mortality associated with non-optimal ambient temperatures from 2000 to 2019: a three-stage modelling study. Lancet Planet Heal (2021) 5:e415–e425. doi: 10.1016/S2542-5196(21)00081-4

7. Clayton S. “Mental Health on a Changing Planet.,” In: Myers S,  Frumkin H, editors. Planetary Health. Protecting Nature to Protect Ourselves. Island Press (2020)

8. IPCC. IPCC Press Conference for CLIMATE CHANGE 2022: Mitigation of Climate Change. (2022) https://www.youtube.com/watch?v=STFoSxqFQXU