Cittadini e Imprese

Cittadini (singoli o associati tra loro)

Votare con il portafoglio: all’interno del mercato i cittadini possono avere un ruolo fondamentale – noi siamo la domanda e abbiamo in mano un potere enorme per cambiare le cose, se “votiamo” ogni volta che consumiamo e risparmiamo premiando le aziende leader nella sostenibilità; si tratta ovviamente di una strada piena di ostacoli, ma studi economici recenti mostrano come sia percorribile per costruire un futuro migliore e più sostenibile (si veda l’approfondimento di Leonardo Becchetti, economista, Università di Tor Vergata, Roma)

Energia

Utilizzare elettrodomestici a basso consumo, con elevate categorie di classe energetica

Utilizzare luci a led e non a incandescenza

Utilizzare un fornitore di energia elettrica che garantisca la provenienza dell’energia da fonti rinnovabili, dal prezzo stabile, o meglio ancora entrare a fare parte di una cooperativa energetica (come ènostra), in cui ogni ricavo viene destinato a creare impianti di produzione di energia rinnovabile, aumentando l’efficienza del sistema

Anche utilizzando i contributi pubblici, isolare il proprio appartamento, sostituire la caldaia a gas con una pompa di calore elettrica, quando possibile installare sul tetto, privato o condominiale, i pannelli solari e i cosiddetti tetti verdi, ovvero tetti rivestiti di vegetazione, che offrono un ulteriore risparmio energetico

Costituire una comunità energetica, ovvero un progetto di autoconsumo collettivo di energia attraverso l’installazione sui tutti di pannelli solari, con la possibilità di rivendere l’elettricità in eccesso (la normativa è in via definizione)

Materiali

Ridurre, quando possibile, i propri consumi

Riusare i prodotti, sia nel senso di prolungare la vita dei prodotti già acquistati, che nel senso di acquistarne di usati (o, nel caso di abiti, scambiandoli)

Riciclare i materiali, sia nel senso di conferire correttamente la differenziata che di comprare prodotti a base di materiali riciclati

Aderire o, quando non sono presenti, adoperarsi per creare centri del riuso, laboratori di recupero e di rigenerazione di beni a fine vita (apparecchiature elettroniche, abiti e tessili, piccoli elettrodomestici, biciclette..) 

Promuovere le “biblioteche degli oggetti” (v. Leila a Bologna https://leila-bologna.it/leila/), per favorire lo scambio e il prestito gratuito di piccoli elettrodomestici, attrezzature, dispositivi, accessori, casalinghi…

Trasporti

Privilegiare, quando possibile, gli spostamenti a piedi, in bicicletta (tradizionale o a pedalata assistita), con i mezzi pubblici

Anche utilizzando i contributi pubblici, dotarsi quando possibile di moto o di auto a motore elettrico

Usare il treno invece dell’aereo per tratte di media percorrenza

Alimentazione

Privilegiare i cibi di stagione e quelli prodotti localmente

Privilegiare i cibi sfusi e limitare al massimo il packaging, soprattutto se di plastica

Comprare cibi che rischiano di andare sprecati, utilizzando applicazioni come per esempio Too Good To Go (toogoodtogo.it)

Privilegiare una dieta mediterranea tradizionale, salutare e a basso impatto ambientale, con prevalenza di cereali e verdure e con un consumo di carne e di pesce riservato a giornate e occasioni particolari

Imprese

Per le grandi imprese e le imprese energivore del settore industriale e terziario (sottoposte a audit energetici obbligatori), realizzare gli interventi identificati dagli ultimi audit, che sono economicamente convenienti (secondo ENEA, che raccoglie gli esiti degli audit realizzati, il potenziale non sfruttato di risparmio ammonta a 3 Mtep/anno, pari alla intera produzione italiana di gas)

Per le piccole e medie imprese (PMI), realizzare degli audit per attivare il potenziale di risparmio

Per tutte le imprese, puntare su una autoproduzione di energia da fotovoltaico e utilizzare caldaie dove si possa “mischiare” idrogeno al gas naturale in percentuali sempre maggiore, fino a raggiungere l’utilizzo al 100% di idrogeno prodotto senza emissioni climalteranti (idrogeno verde)

Si tratta di un elenco aperto, che verrà arricchito via via dal nostro Comitato, aperto anche alle vostre sollecitazioni: potete segnalarci problemi da risolvere o possibili soluzioni da adottare, scrivendoci su comunicazione@lascienzaalvoto.it. Le comunicazioni più interessanti, compatibilmente con gli impegni della nostra vita di scienziati, troveranno una risposta su questo sito.